Il pescatore – Fabrizio De André

… All’ombra dell’ultimo sole
s’era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso….

TITOLO: Il pescatore
AUTORI: Fabrizio De André
GENERE: folk, canzoni d’autore
ANNO: 1970

Il pescatore è certamente una delle canzoni più famose di Fabrizio De André. Uscì come singolo nel 1970, e appartiene al primo periodo della carriera del cantautore genovese.

Fabrizio De André canta Il pescatore

De André nelle sue canzoni racconta spesso storie di personaggi ‘atipici’ e ai margini (prostitute, libertine, ecc.); anche questo pescatore appartiene a questa schiera. La canzone parla di un vecchio pescatore che si addormenta al tramonto del sole (metafora della vita che finisce); ma improvvisamente gli compare davanti un assassino, impaurito ed affamato, che gli chiede del pane e del vino. Il pescatore spezza il pane e gli da il vino, senza pensarci due volte. L’assassino poi fugge di corsa, perché è inseguito. Di lì a poco arrivano i gendarmi a chiedere al vecchio pescatore se abbia visto passare un assassino, ma lui non risponde. La canzone ha come tema la carità: il pescatore aiuta un uomo che gli chiede da mangiare, senza fermarsi a giudicarlo per quello che è o ciò che ha fatto.

La canzone, musicalmente molto semplice, venne poi rielaborata in seguito ad una cena di De André con il gruppo della Premiata Forneria Marconi, che gli chiese di fare un tour insieme. De André era scettico (in quel periodo il mondo del rock e il mondo dei cantautori preferivano stare separati), ma alla fine si convinse quando il gruppo iniziò ad improvvisare Il pescatore con forchette e bicchieri, e poi con le chitarre, dando alla canzone l’arrangiamento con cui è tutt’ora conosciuta.

Ecco il testo della canzone del Pescatore:

Il pescatore

All’ombra dell’ultimo sole
s’era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un’avventura.

E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino, spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.

E fu il calore d’un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.

Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto d’un aprile
giocato all’ombra di un cortile.

Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.

Ma all’ombra dell’ultimo sole
s’era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

Possibili significati della canzone del Pescatore:

Alcuni associano il pescatore della canzone a San Pietro, o a Gesù. Altri ritengono che la parte finale della canzone si possa interpretare in vari modi: forse il pescatore non risponde perché è morto; forse è stato ucciso dall’assassino, che dopo aver mangiato ha pensato di liberarsi di un testimone scomodo. Io invece preferisco pensare che il pescatore abbia taciuto per aiutare quell’uomo che sicuramente non aveva un cuore cattivo. Si può capire da come si presenta al pescatore: gli dice subito che è un assassino (poteva non dirlo; perché tanta sincerità verso un estraneo?); e poi il suo sguardo dice tutto: ha ‘due occhi grandi da bambino, due occhi enormi di paura’; attraverso quello sguardo, il pescatore vede il suo animo, vede la sua sofferenza, e gli vuole dare la possibilità di salvarsi.

Ci sono varie possibili interpretazioni e spiegazioni, ma io penso che il messaggio che ci ha voluto dare De André con questa canzone sia positivo e inviti alla fiducia e all’apertura verso il prossimo: due uomini apparentemente lontani, riescono a fidarsi l’uno dell’altro, anche dopo pochi istanti, perché tra loro si instaura un legame che va oltre le apparenze e le leggi codificate. Tutti possiamo aprire il nostro cuore agli altri, non occorre essere particolarmente buoni o santi. Il pescatore era un uomo comune che stava dormendo, era stanco, in un giornata come tante altre… e all’improvviso, in pochi istanti, ha fatto qualcosa di fondamentale per la vita di un’altra persona che il destino gli ha messo davanti.

Vedi anche ‘Il pescatore’ su Wikipedia

Una risposta a “Il pescatore – Fabrizio De André”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.