Spunta la luna dal monte
Beni intonende unu dillu
Spunta la luna dal monte...
-testo-
Spunta la luna dal monte
Notte scura, notte senza la sera
Notte impotente, notte guerriera
Per altre vie, con le mani le mie
Cerco le tue, cerco noi due.
Spunta la luna dal monte
Spunta la luna dal monte.
Tra volti di pietra tra strade di fango
Cercando la luna, cercando
Danzandoti nella mente,
Sfiorando tutta la gente
A volte sciogliendosi in pianto
Un canto di sponde sicure
Ben presto dimenticato
Voce dei poveri resti di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
Chirchende ricattu, chirchende
In mesu a sa zente, in mesu
A s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
Bois fizus ‘e niunu
In sos annos irmenticados
Tue n’dhas solu chimbantunu
Ma paren’ chent’ annos.
Coro meu, fonte ‘ia, gradessida
Gai purudeo, potho bier’sa vida.
Dovunque cada l’alba sulla mia strada
Senza catene, vi andremo insieme.
Spunta la luna dal monte
Beni intonende unu dillu
Spunta la luna dal monte
Spunta la luna dal monte
Beni intonende unu dillu
Spunta la luna dal monte
Beni intonende unu dillu
In sos muntonarzos, sos disamparados
Chirchende ricattu, chirchende
In mesu a sa zente, in mesu
A s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
Tra volti di pietra tra strade di fango
Cercando la luna, cercando
Danzandoti nella mente,
Sfiorando tutta la gente
A volte sedendoti accanto
Un canto di sponde sicure
Di bimbi festanti in un prato
Voce che sale più in alto
Di un sogno mancato
In sos muntonarzos, sos disamparados
Chirchende ricattu, chirchende
In mesu a sa zente, in mesu
A s’istrada dimandende.
Sa vida s’ischidat pranghende
Spunta la luna dal monte
Beni intonende unu dillu
– traduzione delle parti in sardo-
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“
Nell’immondezzaio, i disperati
cercando da mangiare, cercando
in mezzo alla gente, in mezzo
alla strada domandando
la vita si sveglia piangendo
Voi figli di nessuno
negli anni dimenticati
tu ne hai solo 51
ma sembrano cent’anni
Cuore mio, fonte chiara e pulita
dove anche io, posso bere alla vita
“
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“
Viene intonando un canto
“
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Viene intonando un canto
“
Viene intonando un canto
Nell’immondezzaio, i disperati
cercando da mangiare, cercando
in mezzo alla gente, in mezzo
alla strada domandando
la vita si sveglia piangendo
“
“
“
“
“
“
“
“
“
Nell’immondezzaio, i disperati
cercando da mangiare, cercando
in mezzo alla gente, in mezzo
alla strada domandando
la vita si sveglia piangendo
“
Viene intonando un canto
Spunta la luna dal monte, invece, è molto attuale e per capire il perché bisogna leggere la traduzione della parte in dialetto sardo: negli immondezzai stanno i miserabili, ma anche per loro, quando tirano su gli occhi, spunta la luna dal monte, quindi c’è la speranza. In questo momento, dove ognuno pensa al suo orticello, credo sia un modo per dire che bisognerebbe anche guardarsi intorno e vedere che c’è chi sta peggio di noi.
{Alberto Bertoli. Dal libro “Chiamo dopo”, di Giacomo “Jack” Baldelli, Giovanni Di Raimo}
“il risultato fu che all’interno dello stesso brano si trovarono a convivere due canzoni distinte, tanto diverse tra loro quanto perfettamente compatibili: Disamparados, un drammatico sguardo su quelle persone che vivono ai margini della società e che sono costrette a procurarsi il cibo andandoselo a cercare fra i rifiuti prodotti dalla nostra vita di tutti i giorni, e Spunta la luna dal monte, delicata ninna nanna che vuole intravedere una via d’uscita, sia per il destino di queste persone, quanto per i disabili in generale che, come Bertoli stesso, rimangono segnati per tutta la vita dal proprio handicap”.
{Gino Marielli. Dal libro “1000 canzoni che ci hanno cambiato la vita”, Di Ezio Guaitamacchi}
https://it.wikipedia.org/wiki/Spunta_la_Luna_dal_monte/Sabato