The lights go out and I can’t be saved
Tides that I tried to swim against
Have brought me down upon my knees
Oh I beg, I beg and plead, singing…
TITOLO: Clocks
AUTORI: Guy Berryman, Jonny Buckland, Will Champion, Chris Martin
GENERE: Rock
I Coldplay composero Clocks per il loro secondo album, A Rush of blood in the head; in realtà, la abbozzarono quando ormai il disco era quasi finito, e pensarono di tenerla in serbo per il terzo album; ma poi, ripensandoci, la inserirono nel secondo, convinti dal manager Phil Harvey, che si rese conto delle grandi potenzialità di quel pezzo. Clocks è un rock melodico e un po’ psichedelico, con un bel riff di pianoforte, cifra stilistica del brano, molto apprezzato anche dalla critica. Il testo descrive una serie di immagini che sembrano riferirsi ad una relazione sentimentale complicata.
Clocks è uscita nel 2003 e nel 2004 ha vinto il Grammy Awards come “Record of the Year”.
La rivista statunitense Rolling Stone ha inserito il brano al numero 490 nella lista delle 500 migliori canzoni di sempre.
I Coldplay cantano Clocks. Il video fu girato al Docklands’ ExCeL Building di Londra; le transizioni di luce colorata gli conferiscono un’atmosfera surreale.
Ecco il testo e la traduzione in italiano di Clocks:
Testo
Clocks
The lights go out and I can’t be saved
Tides that I tried to swim against
Have brought me down upon my knees
Oh I beg, I beg and plead, singing
Come out of the things unsaid
Shoot an apple off my head and a
Trouble that can’t be named
A tiger’s waiting to be tamed, singing
You are, you are
Confusion that never stops
The closing walls and the ticking clocks gonna
Come back and take you home
I could not stop, that you now know, singing
Come out upon my seas
Cursed missed opportunities; am I
A part of the cure
Or am I part of the disease, singing
You are, you are
You are, you are
You are, you are
And nothing else compares
And nothing else compares
And nothing else compares
You are, you are
Home, home, where I wanted to go
Home, home, where I wanted to go
Home, home, where I wanted to go (You are)
Home, home, where I wanted to go (You are)
Traduzione italiana
Orologi
Le luci si affievoliscono e io non posso essere salvato
Le correnti contro cui ho cercato di nuotare
Mi hanno portato giù in ginocchio
Oh io supplico, supplico e imploro, cantando
Vieni fuori dalle cose non dette
Spara a una mela sopra la mia testa e a
Un problema che non può essere nominato
Una tigre aspetta di essere domata, cantando
Tu sei, tu sei
Confusione che non si ferma mai
Pareti che si chiudono e continuo ticchettare di orologi
Torno indietro e ti porto a casa
Non posso smettere, quello che ora sai, di cantare
Venite fuori dai miei mari
Maledette opportunità perdute; sono
una parte della cura
o una parte della malattia, cantando
Tu sei, tu sei
Tu sei, tu sei
Tu sei, tu sei
E non c’è niente di paragonabile
E non c’è niente di paragonabile
E non c’è niente di paragonabile
Tu sei, tu sei
Casa, casa, dove volevo andare
Casa, casa, dove volevo andare
Casa, casa, dove volevo andare (Tu sei)
Casa, casa, dove volevo andare (Tu sei)