L’anno che verrà – Lucio Dalla

Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grossa novità .
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TITOLO: L’anno che verrà
AUTORE: Lucio Dalla
GENERE: Canzone d’autore
ANNO: 1979

L’anno che verrà” è una canzone che Lucio Dalla ha scritto nel 1978 come se fosse una lettera inviata a un amico lontano, con riferimenti all’anno appena trascorso; la lettera è anche un pretesto per parlare della difficile situazione sociale del periodo, con riferimento ai cosiddetti ‘anni di piombo’.

La canzone ha una melodia un po’ malinconica, ma non si chiude nel pessimismo, anzi, si apre alla speranza sull’anno che verrà. Anche se presenta esagerazioni palesi e anche un po’ buffe (‘sarà tre volte Natale, e festa tutto l’anno’), che difficilmente potranno realizzarsi, c’è comunque la volontà di ‘continuare a sperare’, di trovare un conforto anche nel semplice fatto di ‘essere qui in questo momento’, e di aver fiducia nella vita che continua, che si rinnova di anno in anno.

Ecco il video della canzone ‘L’anno che verrà’:

-testo-
L’anno che verrà

Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po’
E siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
Da quando sei partito c’è una grossa novità
L’anno vecchio è finito, ormai
Ma qualcosa ancora qui non va

Si esce poco la sera, compreso quando è festa
E c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra
E si sta senza parlare per intere settimane
E a quelli che hanno niente da dire
Del tempo ne rimane

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
Porterà una trasformazione
E tutti quanti stiamo già aspettando

Sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno
Ogni Cristo scenderá dalla croce
Anche gli uccelli faranno ritorno

Ci sarà da mangiare e luce tutto l’anno
Anche i muti potranno parlare
Mentre i sordi già lo fanno

E si farà l’amore, ognuno come gli va
Anche i preti potranno sposarsi
Ma soltanto a una certa età

E senza grandi disturbi qualcuno sparirà
Saranno forse i troppo furbi
E i cretini di ogni età

Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico
E come sono contento
Di essere qui in questo momento
Vedi, vedi, vedi, vedi
Vedi caro amico cosa si deve inventare
Per poter riderci sopra
Per continuare a sperare

E se quest’anno poi passasse in un istante
Vedi amico mio
Come diventa importante
Che in questo istante ci sia anch’io
L’anno che sta arrivando tra un anno passerà
Io mi sto preparando, è questa la novità


La canzone è famosa per il suo incipit ‘Caro amico ti scrivo’, e anche perché è la sigla della trasmissione che va in onda ogni anno a Capodanno, e che ha il medesimo titolo della canzone, ‘L’anno che verrà’.

La prima bozza della canzone Lucio Dalla la scrisse a casa dell’amico Giuseppe Rossetti, che era stato imprigionato per motivi politici, e si narra che Dalla abbia passato il Capodanno con lui in prigione. Perciò il ‘caro amico’ a cui Lucio Dalla si rivolge nella canzone si è ipotizzato possa essere proprio Rossetti. Oppure potrebbe essere padre Michele Casali, un frate domenicano di Bologna amico di Dalla, con cui il cantautore revisionò successivamente il testo della canzone.

I versi “si esce poco la sera compreso quando è festa e c’è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra” fanno riferimento agli anni di piombo, e alla situazione di paura in cui viveva la popolazione.

I versi “E si farà l’amore, ognuno come gli va” fanno al neoeletto papa Giovanni Paolo II e alla sua proclamazione dell'”amore libero”.

FONTI:

https://it.wikipedia.org/wiki/L%27anno_che_verr%C3%A0_(brano_musicale)

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