Caffè De La Paix – Franco Battiato

L’inconscio ci comunica coi sogni
Frammenti di verità sepolte:
Quando fui donna o prete di campagna
Un mercenario o un padre di famiglia…

TITOLO: Caffè De La Paix
AUTORE: Franco Battiato
GENERE: Pop
ANNO: 1993

Caffè De La Paix‘ è una canzone che solleva temi molto complessi, come il rapporto tra sogno, coscienza, vita e probabilmente anche reincarnazione. Il titolo è il nome dello storico locale di Parigi dove Gurdjieff – il filosofo e mistico armeno il cui pensiero ha molto influito su Battiato – era solito incontrarsi con i suoi allievi.

Ecco il video della canzone “Caffè De La Paix”:

-testo-
Caffè De La Paix

Ci si risveglia ancora in questo corpo attuale
Dopo aver viaggiato dentro il sonno.
L’inconscio ci comunica coi sogni
Frammenti di verità sepolte:
Quando fui donna o prete di campagna
Un mercenario o un padre di famiglia.

Per questo in sogno ci si vede un po’ diversi
E luoghi sconosciuti sono familiari.
Restano i nomi e cambiano le facce
E l’incontrario: tutto può accadere.
Com’era contagioso e nuovo il cielo…
E c’era qualche cosa in più nell’aria.

Vieni a prendere un tè
Al “Caffé de la Paix”?
Su vieni con me.

Devo difendermi da insidie velenose
E cerco di inseguire il sacro quando dormo
Volando indietro in epoche passate
In cortili, in primavera.
Le sabbie colorate di un deserto
Le rive trasparenti dei ruscelli.

Vieni a prendere un tè
Al “Caffé de la Paix”?
Su vieni con me.

Ancora oggi, le renne della tundra
Trasportano tribù di nomadi
Che percorrono migliaia di chilometri in un anno…
E a vederli mi sembrano felici,
Ti sembrano felici?


Quando fui donna o prete di campagna, un mercenario o padre di famiglia‘: probabilmente non sono solo identità oniriche, ma frammenti di ‘verità sepolte’ (nell’inconscio), ovvero ricordi di vite precedenti che si riattivano nel sogno.

‘Per questo in sogno ci si vede un po’ diversi, E luoghi sconosciuti sono familiari’: la strana sensazione di familiarità con cose del tutto estranee alla nostra vita cosciente sarebbe quindi dovuta al riemergere di quelle ‘verità sepolte’, ricordi di vite precedenti.

‘Cerco di inseguire il sacro quando dormo‘: probabilmente allude alle pratiche mistiche e meditative che vengono praticate durante il sonno e i sogni, tipiche delle culture dell’estremo Oriente, come lo Yoga tibetano dei sogni, ma che si ritrovano anche nel sufismo.

FONTI:

jkljk

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